L'oro, con la sua lucentezza e la sua durata nel tempo, ha da sempre affascinato l'umanità, diventando uno dei metalli più preziosi e ambiti per la creazione di gioielli.
Storia dell'utilizzo dell'oro in gioielleria
L'utilizzo dell'oro in gioielleria risale a tempi antichissimi.
Sin dalle civiltà più antiche, come gli Egizi, i Greci e i Romani, l'oro veniva lavorato per creare gioielli di grande valore simbolico e estetico.
Durante il Rinascimento, l'arte della gioielleria raggiunse nuove vette di raffinatezza, con gioielli elaborati e ornamenti preziosi destinati a nobili e regnanti. Nel corso dei secoli, l'oro è rimasto un simbolo di status sociale e ricchezza, continuando a essere utilizzato per creare gioielli di alta qualità.
Oggi, l'oro continua a essere uno dei materiali più preziosi e richiesti nel settore della gioielleria artigianale.
Caratteristiche principali dell'oro in gioielleria
L'oro è un metallo prezioso con diverse caratteristiche che lo rendono ideale per la creazione di gioielli.
La sua lucentezza e il suo colore caldo conferiscono agli oggetti un'eleganza senza tempo.
Inoltre, l'oro è estremamente duttile e malleabile, il che lo rende facilmente lavorabile dai gioiellieri per creare forme complesse e dettagliate.
Un'altra caratteristica importante dell'oro è la sua resistenza alla corrosione e all'ossidazione, il che significa che i gioielli in oro mantengono la loro bellezza e brillantezza nel tempo senza necessità di particolari cure.
Che cos'è la caratura dell'oro? Che caratura ha l'oro puro?
La caratura dell'oro é l'unità di misura che si riferisce alla proporzione di oro puro presente in una lega. Il concetto di carato si riferisce a una frazione dell'oro in proporzione alle 24 parti totali del metallo.
L'oro puro ha quindi una caratura di 24 carati, il che significa che è composto al 100% da oro. Il termine carato si abbrevia "KT".
Tuttavia, l'oro puro è troppo morbido per essere utilizzato da solo nella creazione di gioielli, quindi viene spesso legato con altri metalli per renderlo più resistente nel tempo.
Che tipi di oro ci sono?
I tipi più comuni di oro utilizzati in gioielleria sono l'oro 24 carati (nel mercato estero), l'oro 18 carati, l'oro 14 carati e l'oro 9 carati.
L'oro 18 carati, ad esempio, è composto per il 75% da oro puro (18 parti su 24) e per il 25% da altri metalli, solitamente rame e argento, che conferiscono maggiore resistenza alla lega.
Che differenza c'è tra oro 18 carati e 750?
Non c'é nessuna differenza tra l'oro 18 carati e l'oro 750 se non nel modo in cui vengono espressi i valori. L'oro 18 carati indica la proporzione di oro puro nella lega 18 parti su 24 (oro puro), mentre l'oro 750 indica la quantità di oro in mille parti (750 parti su 1000).
Che differenza c'è tra oro 750/1000 e oro 375/1000?
Analogamente, l'oro 750 e l'oro 375 si differenziano per la quantità di oro presente nella lega.
L'oro 750 è composto per il 75% da oro puro, mentre l'oro 375 è composto per il 37,5% da oro puro.
Se espresso in carati, l'oro 750/1000 equivale a 18 carati mentre l'oro 375/1000 equivale a 9 carati.
Che oro si usa in Italia?
In Italia, l'oro utilizzato in gioielleria è spesso caratterizzato da una caratura dell'oro 18 carati (750/1000), che è considerata il compromesso ideale tra purezza e resistenza.
Fedi fatte a mano, modello mantovane realizzate in oro 18 KT
Tuttavia, sono disponibili anche gioielli in oro 14 carati e in oro 9 carati, a seconda delle preferenze del cliente e dal budged.
Dove si vedono i carati dell'oro?
Di solito, sui gioielli, i carati dell'oro vengono indicati come un marchio di garanzia della loro autenticità e qualità.
Questo marchio è chiamato punzone, attraverso il quale viene incisa la quantità di oro, espressa in carati (come 18 carati o 24 carati) oppure in millesimi (da 1 millesimo a 999, indicando oro puro).
Come riconoscere un gioiello in oro?
Quanto costa un gioiello in oro?
Il valore di un gioiello in oro dipende dalla sua caratura, dal peso dell'oro utilizzato e dal design e dalla fattura del gioiello stesso (manifattura).